Il ricordo della neve che nell’ultimo inverno ha inginocchiato il nostro territorio, è lo stesso scolpito nelle pagine di “Violazione di domicilio”,un dipinto a volo d’uccello sulle Valli Monregalesi.
Mauro Bignami e il suo amico Paolo conoscono bene queste montagne; le conoscono e le amano.
La storia gialla, la morte di Desio, è semplicemente il pretesto per raccontare della condizione della montagna attraverso le encomiabili descrizioni del paesaggio ovattato dalla neve.
Le intricate indagini, tanto inquietanti quanto coinvolgenti, lasciano col fiato sospeso in una tensione emotiva che si intreccia con quella delle problematiche socio-psicologiche maturate nel contesto montano. Un tocco magistrale che spiazza e fa riflettere.
La montagna, il luogo deputato alla solitudine,  condannata all’abbandono delle borgate, contraddistinta dalla tranquillità di una vita priva di scossoni “piange” e a poco a poco rivela un segreto terribile, forse il più terribile per il genere umano, che solo la tenacia del professore di filosofia nonché investigatore dilettante Mauro Bignami riuscirà a svelare.
Le relazioni umane, la loro complessità e la loro intensità accompagnano pagina dopo pagina e viaggiano parallelamente alla storia vera e propria.
L’amicizia che sboccia improvvisa tra Mauro e Mino Bertinot, capitano dei carabinieri, e che sfocia istantaneamente nel rispetto e nella stima reciproca è come il bucaneve che sbuca inaspettato in un terreno all’apparenza a lui refrattario; lo stretto legame con Paolo e la sua famiglia è avvolgente e rassicurante per la genuinità del rapporto al quale ciascuno di noi anela; l’amore per Ceci che nasce col nascere del racconto e con esso cresce…così...naturalmente…senza eccessi, mai patetico, con picchi di grande dolcezza e momenti di incertezza insiti in ogni storia reale.
La vita di montagna con i suoi ritmi cadenzati da uno scorrere del tempo dilatato rispetto a quello delle metropoli fa da maestra ed ancora una volta induce a soffermarci sui valori che contano. La montagna che non va violata bensì vissuta

Giovanna Bottarelli - Sangiacomo n.55- Estate 2009